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Autori

Maria Lai

Significativo per la sua formazione l’incontro con lo scrittore Salvatore Cambosu nel corso dei primi studi a Cagliari. Lasciata la Sardegna nel 1939, frequenta a Venezia, fra il 1943 e il 1945, il corso di Scultura nell’Accademia di Belle Arti, dove è allieva di Arturo Martini e Alberto Viani. Negli anni Sessanta, per esigenze innovative, muta forme, tecniche e materiali della sua ricerca. Appassionata affabulatrice, l’artista intesse una narrazione di cui sono protagoniste natura e cultura della sua terra di origine, vissute da un’identità femminile a cui danno forma e voce scritture, libri cuciti, geografie immaginarie ricamate, tessiture, telai, pani. Negli anni Ottanta sperimenta altre forme espressive: installazioni, performance, azioni che si confrontano con lo spazio reale e comportamentale dello spettatore e con i temi della contemporaneità. Nel 1981 la performance Legarsi alla montagna coinvolge un intero paese, metafora della solidarietà che supera le forze avverse. Seguono negli anni numerosi interventi sul territorio fra cui: L’albero del miele amaro, Siliqua (CA) 1997; Olio di parole, Castelnuovo di Farfa (RI) 1999; La casa delle inquietudini, Ulassai 2005. Numerose le collaborazioni con il teatro. Dal 1957 ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e collettive, dai primi Disegni, Galleria dell’Obelisco, Roma 1957, ai Telai, Galleria Schneider, Roma 1971, a cura di Marcello Venturi, alla Biennale di Venezia, 1978, nell’ambito di un progetto multimediale di Mirella Bentivoglio. Nel 2004 l’Università degli Studi di Cagliari le conferisce la Laurea honoris causa in Lettere. Nel 2006 Ulassai le dedica il museo Stazione dell’arte con esposizione permanente delle sue opere.

Opere dell'autore

Senza titolo

Maria Lai
1980