Autori
Luciano Ori
- La produzione di Ori ha inizio nei primi anni Cinquanta, ma si rivela dal 1963–1964 soprattutto nell’ambito della Poesia tecnologica e della Poesia visiva della quale è uno dei maggiori protagonisti. È stato, infatti, tra i fondatori a Firenze del Gruppo 70 (1963) e a Brescia del Gruppo internazionale della Poesia Visiva (1972). Affianca all’attività di artista quella di scrittore di poesia lineare e di testi teatrali e realizza una serie di tavole di Teatro Visivo (1966), un racconto visivo, Io c’era, pubblicato da Feltrinelli nel 1967, e un romanzo visivo (1970). Nel 1968 comincia a occuparsi di Scultura Tecnologica e di Poesia Oggetto e dal 1972 inizia il percorso della Musica Visiva, definita da Daniele Lombardi, «arte del rumore semantico», che lo porta nel 1988 a Quadri di una esposizione, la grande installazione realizzata per gli spazi d’arte della “Fattoria di Celle” (Collezione Gori) con scritti di Gillo Dorfles. Nel 1979 cura per il Comune di Firenze la prima mostra storica della Poesia Visiva internazionale. Si sono occupati della sua opera alcuni dei più importanti critici d’arte contemporanea ed è particolarmente ricco l’elenco di mostre personali e partecipazioni a collettive nazionali e internazionali tra le quali: Linea della ricerca artistica in Italia, 1960–1980 e Informazione ’60 – 80, curate da Renato Barilli; Firenze la storia, Poesia Visiva un percorso internazionale, Firenze 1988 e le mostre nei Musei di Bologna, Bolzano, Modena, Torino, Verona, Amsterdam, Dusseldorf, Hannover, Bruxelles, Saarbrucken. Le sue opere sono state esposte a Documenta di Kassel, alle Biennali di Venezia e di San Paolo del Brasile e alla Quadriennale di Roma. Ha vissuto e operato a Firenze.
Luciano Ori
- La produzione di Ori ha inizio nei primi anni Cinquanta, ma si rivela dal 1963–1964 soprattutto nell’ambito della Poesia tecnologica e della Poesia visiva della quale è uno dei maggiori protagonisti. È stato, infatti, tra i fondatori a Firenze del Gruppo 70 (1963) e a Brescia del Gruppo internazionale della Poesia Visiva (1972). Affianca all’attività di artista quella di scrittore di poesia lineare e di testi teatrali e realizza una serie di tavole di Teatro Visivo (1966), un racconto visivo, Io c’era, pubblicato da Feltrinelli nel 1967, e un romanzo visivo (1970). Nel 1968 comincia a occuparsi di Scultura Tecnologica e di Poesia Oggetto e dal 1972 inizia il percorso della Musica Visiva, definita da Daniele Lombardi, «arte del rumore semantico», che lo porta nel 1988 a Quadri di una esposizione, la grande installazione realizzata per gli spazi d’arte della “Fattoria di Celle” (Collezione Gori) con scritti di Gillo Dorfles. Nel 1979 cura per il Comune di Firenze la prima mostra storica della Poesia Visiva internazionale. Si sono occupati della sua opera alcuni dei più importanti critici d’arte contemporanea ed è particolarmente ricco l’elenco di mostre personali e partecipazioni a collettive nazionali e internazionali tra le quali: Linea della ricerca artistica in Italia, 1960–1980 e Informazione ’60 – 80, curate da Renato Barilli; Firenze la storia, Poesia Visiva un percorso internazionale, Firenze 1988 e le mostre nei Musei di Bologna, Bolzano, Modena, Torino, Verona, Amsterdam, Dusseldorf, Hannover, Bruxelles, Saarbrucken. Le sue opere sono state esposte a Documenta di Kassel, alle Biennali di Venezia e di San Paolo del Brasile e alla Quadriennale di Roma. Ha vissuto e operato a Firenze.