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Autori

Ferruccio Cajani

Si forma da autodidatta negli anni Settanta, avvicinandosi precocemente alle arti visive. Da subito emerge la vena fantastica e immediata tipica della sua espressività, finché negli anni Ottanta decide di seguire i corsi di pittura dell’Accademia di Brera di Milano. Il linguaggio di Cajani si arricchisce, così, di contenuti sperimentali e di materiali insoliti, come il cotone idrofilo e vari tipi di carte assorbenti: emblematica di questo periodo è la serie Domopack del 1986. La produzione strettamente figurativa si accompagna a testi letterari, stampe e performance teatrali; Cajani realizza volumi con componimenti e assemblaggi poetico-visuali, come Il tennista del 1980, ottenuto impilando alcune copie della rivista omonima. Per l’uso della scrittura a mano, molte sono le congruenze con i modi operativi del gruppo milanese Nuova Scrittura. Come scrive Adriano Accattino, per l’artista si può parlare «di scrittura verbovisuale» e le sue pagine possono essere definite come delle tavole; «scrittura perché è ancora scrittura, sia pure particolare; verbovisuale perché è fatta di parole, ma queste parole valgono come figure, che compongono con le forme delle loro lettere e con la loro forma complessiva». Nel 2000 Cajani avvia una collaborazione con la poetessa Liliana Ebalginelli, con cui fonda, l’anno successivo, la rivista online di letteratura contemporanea ULU-LATE, che si occupa di poesia visiva e sonora.

Ferruccio Cajani

Si forma da autodidatta negli anni Settanta, avvicinandosi precocemente alle arti visive. Da subito emerge la vena fantastica e immediata tipica della sua espressività, finché negli anni Ottanta decide di seguire i corsi di pittura dell’Accademia di Brera di Milano. Il linguaggio di Cajani si arricchisce, così, di contenuti sperimentali e di materiali insoliti, come il cotone idrofilo e vari tipi di carte assorbenti: emblematica di questo periodo è la serie Domopack del 1986. La produzione strettamente figurativa si accompagna a testi letterari, stampe e performance teatrali; Cajani realizza volumi con componimenti e assemblaggi poetico-visuali, come Il tennista del 1980, ottenuto impilando alcune copie della rivista omonima. Per l’uso della scrittura a mano, molte sono le congruenze con i modi operativi del gruppo milanese Nuova Scrittura. Come scrive Adriano Accattino, per l’artista si può parlare «di scrittura verbovisuale» e le sue pagine possono essere definite come delle tavole; «scrittura perché è ancora scrittura, sia pure particolare; verbovisuale perché è fatta di parole, ma queste parole valgono come figure, che compongono con le forme delle loro lettere e con la loro forma complessiva». Nel 2000 Cajani avvia una collaborazione con la poetessa Liliana Ebalginelli, con cui fonda, l’anno successivo, la rivista online di letteratura contemporanea ULU-LATE, che si occupa di poesia visiva e sonora.

Opere dell'autore

Il morto dà segni di vita

Ferruccio Cajani
1997

Chiara e Olimpia vegliano il mondo

Ferruccio Cajani
1997