Autori
Dino Bedino
- Dopo la laurea in Lettere presso l’Università di Torino svolge l’attività di docente. Nel 1947 pubblica le prime poesie sull’Unità e collabora con riviste letterarie. Frequenta intellettuali e artisti a Torino (Pivano, Sanguineti, Galvano) e a Parigi dove nel 1957 frequenta la Sorbona. Dagli anni Settanta si dedica alla poesia visiva con opere visuali, libri oggetto e libri d’artista, tra cui Pohlèmes visuels (Ed. Geiger, Torino 1974), Numero Doppio (Torino 1977), L’E di Delfi (Genesi, Torino 1983), Come un adieu sospeso (ed. El Bagatt, Bergamo 1989), 29 Poèmes inédits (edizione postuma in 30 copie numerate, 2001). Nelle sue opere poetiche testi minuziosamente dattiloscritti, collage da riviste e inserti figurati, liberamente distribuiti nello spazio, compongono pagine raffinate di poesia visiva, micropieces teatrali, poesie-narrazioni che divengono forme e figure dai nuovi valori semantici. «Dunque un doppio binario: arte-poesia, due satelliti congiunti e interrelati dove l’immaginazione attinge con un atto personale ed esclusivo» (Filiberto Menna). In una sorta di diario individuale e collettivo l’autore ripercorre memorie della cultura letteraria, disegna situazioni surreali, riflette in modo ironico, amaro e disincantato sulla vita, la morte, la società del potere. Ha esposto in numerose mostre personali ed ha partecipato a rassegne nazionali e internazionali tra cui: XI Quadriennale di Roma, 1986; XXII Biennale di San Paolo del Brasile 1994; Il libro d’artista in Italia, Torino, GAM, 2000. Nel 2010 il Museo della Carale Accattino di Ivrea gli ha dedicato una retrospettiva con la pubblicazione di una monografia.
Dino Bedino
- Dopo la laurea in Lettere presso l’Università di Torino svolge l’attività di docente. Nel 1947 pubblica le prime poesie sull’Unità e collabora con riviste letterarie. Frequenta intellettuali e artisti a Torino (Pivano, Sanguineti, Galvano) e a Parigi dove nel 1957 frequenta la Sorbona. Dagli anni Settanta si dedica alla poesia visiva con opere visuali, libri oggetto e libri d’artista, tra cui Pohlèmes visuels (Ed. Geiger, Torino 1974), Numero Doppio (Torino 1977), L’E di Delfi (Genesi, Torino 1983), Come un adieu sospeso (ed. El Bagatt, Bergamo 1989), 29 Poèmes inédits (edizione postuma in 30 copie numerate, 2001). Nelle sue opere poetiche testi minuziosamente dattiloscritti, collage da riviste e inserti figurati, liberamente distribuiti nello spazio, compongono pagine raffinate di poesia visiva, micropieces teatrali, poesie-narrazioni che divengono forme e figure dai nuovi valori semantici. «Dunque un doppio binario: arte-poesia, due satelliti congiunti e interrelati dove l’immaginazione attinge con un atto personale ed esclusivo» (Filiberto Menna). In una sorta di diario individuale e collettivo l’autore ripercorre memorie della cultura letteraria, disegna situazioni surreali, riflette in modo ironico, amaro e disincantato sulla vita, la morte, la società del potere. Ha esposto in numerose mostre personali ed ha partecipato a rassegne nazionali e internazionali tra cui: XI Quadriennale di Roma, 1986; XXII Biennale di San Paolo del Brasile 1994; Il libro d’artista in Italia, Torino, GAM, 2000. Nel 2010 il Museo della Carale Accattino di Ivrea gli ha dedicato una retrospettiva con la pubblicazione di una monografia.